La circolare n. 5/2011 emanata dal Ministero del Lavoro per fornire indicazioni in materia di genuinità degli appalti, contiene anche specifici profili in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare sugli ambienti confinati.
Il Ministero si sofferma prima sull’importanza del DUVRI come documento che formalizza tutta l’attività di cooperazione, coordinamento e informazione reciproca delle imprese coinvolte in un appalto, nella eliminazione o nella riduzione dei possibili rischi legati alla interferenza delle lavorazioni.
Quanto invece agli appalti di lavori che coinvolgano più imprese in contesti in cui si possono verificare condizioni ambientali pregiudizievoli per i lavoratori (ad es. gli ambienti sospetti di inquinamento ed i luoghi confinati), il Ministero indica di aver riscontrato spesso l’assenza della verifica analitica strumentale dell’atmosfera. Tale mancanza è riconducibile ad un’assente o lacunosa valutazione dei rischi, alla mancata adozione delle più elementari misure di prevenzione e protezione, ad una carente azione di formazione e informazione dei lavoratori e ad un’insufficiente gestione dell’emergenza.
Il Ministero richiede quindi un innalzamento dei livelli di tutela di queste lavorazioni.
Fra le soluzioni proposte, una migliore pianificazione ed un più attento monitoraggio degli appalti di servizio aventi ad oggetto attività manutentive di pulizia su aree confinate (silos, pozzi, cisterne, serbatoi, impianti di depurazione, cunicoli e gallerie ecc).
Il Ministero invita quindi le Amministrazioni pubbliche competenti in materia, le Regioni e la parti sociali ad un percorso condiviso di esperienze per trovare soluzioni univoche a questo particolare rischio professionale.
Via: www.insic.it